IMU BOLOGNA: LE MANI DEL COMUNE NELLE TASCHE DEI BOLOGNESI
Ogni occasione è buona per far cassa. Si sa. Ma che il Comune di Bologna decidesse di far ricadere i propri errori sulle tasche dei cittadini proprio non se lo aspettava nessuno. Invece è quello che accade a Bologna dove in questi giorni Merola e compagni hanno iniziato ad inviare a casa di centinaia di bolognesi accertamenti IMU pretendendo il pagamento degli ultimi 5 anni dell'IMU dai destinatari.
Tutto giusto se i contribuenti bolognesi non fossero in regola. Ma in questo caso lo sono o meglio, lo erano.
Infatti a seguito di una Sentenza di settembre della Cassazione, giustamente finalizzata a colpire i "furbetti" delle seconde case, il Comune di Bologna ha deciso procedere al recupero dell'IMU anche sulla prima casa, che non si dovrebbe pagare, se riscontra che il marito o la moglie risultano risiedere in un'altra abitazione. Il problema è che nessuna delle due abitazioni viene più considerata prima casa, ma tutte e due "seconde case", soggette quindi ad IMU
Una situazione surreale, ben sintetizzata da Bignami. "Come è possibile avere due seconde case e nessuna prima casa? Evidentemente è illogico" spiega il deputato di FdI che ha presentato una interrogazione assieme al Collega Foti proprio per impedire che i Comuni, tra cui quello di Bologna, possano approfittare di una evidente stortura per fare cassa. Ancor più se si considera che la pretesa del Comune arriva sino agli ultimi cinque anni benchè fosse proprio il Comune a consentire l'esenzione IMU.
Come dire: sbagliamo noi, pagate voi. E a pagare evidentemente saranno le famiglie, visto che la presunzione varrà solo per le coppie sposate. Insomma, l'ennesimo atto di ostilità delle amministrazioni di sinistra verso le famiglie, con l'aggravante di mettere anche le mani nelle tasche dei cittadini.